Il momento in cui il Papa è tornato in Vaticano domenica 23 marzo - ANSA

Tutto come al Gemelli, tranne che per la differenza di luogo. Il che, viene fatto notare, «non è piccola cosa». A due giorni dal ritorno in Vaticano del Papa la Sala Stampa della Santa Sede ha fatto il punto su queste prime 48 ore di convalescenza di Francesco. Che prosegue, come hanno prescritto i medici, «la terapia farmacologica, la fisioterapia motoria e quella respiratoria, che lo aiuta anche nel pieno recupero della capacità di articolare le parole». Prosegue pure la ossigenoterapia e viene confermato che di notte si ricorre agli alti flussi, mentre di giorno si fa uso delle cannule, riducendo progressivamente l'ossigeno ad alti flussi, a favore dell'ossigeno somministrato con flussi ordinari. «Il Papa ha concelebrato nella cappella del secondo piano di Casa Santa Marta», dove ci sono anche le sue stanze e non ha ricevuto visite esterne per il momento, se non «i collaboratori più stretti nelle modalità indicate dai medici. È assistito naturalmente dal suo infermiere personale, Massimiliano Strappetti e monitorato dall'equipe medica del Vaticano. E continua a svolgere il lavoro che gli è consentito dalle sue attuali condizioni.

Non è più in pericolo di vita, viene sottolineato, come hanno certificato i medici, quando hanno prima sciolto la prognosi e poi dimesso il Pontefice dall'ospedale. Anche se si tratta di «dimissioni protette», con le udienze che restano sconsigliate. Fino allo scioglimento della prognosi era in pericolo costante.

A proposito dell'attività futura del Papa la Sala Stampa si è limitata ad annunciare per domani la diffusione del testo dell'udienza generale. Per l'Angelus di domenica è probabile che si segua la stessa modalità. Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Nuovi aggiornamenti dal Vaticano sulla convalescenza del Papa a Casa Santa Marta dovrebbero arrivare venerdì mattina.

Allo stesso modo nulla è stato deciso per i riti pasquali e per le udienze ai capi di Stato. Giovedì, ad esempio è atteso in Vaticano il presidente polacco Andrzej Duda. Mentre nel tardo pomeriggio è giunta da Londra la notizia che Re Carlo e la regina Camilla non vedranno papa Francesco nell'ambito della visita ufficiale in Italia annunciata dal 7 al 10 aprile. Lo ha reso noto Buckingham Palace, precisando è stato deciso di comune accordo di rinviarla in seguito alle necessità legate alla convalescenza del pontefice, al quale i reali britannici augurano una pronta e piena ripresa